Con Sigfrido Ranucci, Giornalismo d’inchiesta e verità scomode a Pistoia

Venerdì 11 aprile è stata per noi una giornata speciale. Una di quelle che lasciano il segno, non solo per l’importanza dell’ospite – Sigfrido Ranucci, giornalista e volto di Report – ma per l’energia e la partecipazione che abbiamo respirato in ogni momento.

La mattina è cominciata presto all’Istituto Einaudi di Pistoia, dove ci attendevano centinaia di studenti. L’auditorium era pieno, e l’atmosfera – nonostante l’orario – era carica di attenzione e curiosità. Dopo un’introduzione istituzionale e i saluti iniziali, abbiamo ascoltato Emmanuele Di Fenza, esperto in antiriciclaggio, che con chiarezza e competenza ha parlato del ruolo delle banche nella lotta al riciclaggio. Un tema tecnico, sì, ma affrontato in modo così diretto da diventare comprensibile e interessante per tutti, anche per i più giovani.

Poi è arrivato Ranucci. Ha raccontato storie, esperienze, scelte difficili. Ha parlato del coraggio di dire la verità, del peso delle decisioni, delle notti insonni e delle responsabilità che si porta addosso chi decide di raccontare ciò che spesso si preferirebbe non vedere. Ma non è stato un monologo: è stato un dialogo. Gli studenti hanno fatto domande intelligenti, profonde, che hanno mostrato quanto ci sia fame di giustizia, di onestà, di senso.

Il tempo è volato, e a mezzogiorno passato ci siamo salutati con la sensazione di aver assistito a qualcosa di raro: un incontro vero, autentico, non costruito. Di quelli che non si dimenticano.

Nel pomeriggio ci siamo spostati alla Libreria Giunti al Punto, nel cuore della città. Anche lì, tutto esaurito. Ranucci ha presentato il suo ultimo libro, La Scelta, ma più che una presentazione è stata una chiacchierata a cuore aperto. Ha raccontato non solo del suo lavoro, ma anche del suo percorso personale, dei dubbi, delle motivazioni, di cosa lo spinge ogni giorno a non arrendersi. Il pubblico ha ascoltato con attenzione, ha fatto domande, ha chiesto dediche e foto, ma soprattutto ha condiviso – in silenzio e con partecipazione – il senso di quel libro e di quella vita: scegliere da che parte stare, ogni giorno.

Per noi di Vento e Vertigine, che da anni portiamo avanti con passione il progetto “Portatori di Memoria” insieme all’associazione Quarto Savona Quindici, questa giornata è stata una conferma. Una conferma che i ragazzi sanno ascoltare. Che la cittadinanza partecipa, se sente che c’è qualcosa di vero. Che le storie hanno ancora il potere di scuotere le coscienze.

Il nostro impegno per una cultura della legalità e della memoria continua. E giornate come questa ci danno la forza per andare avanti, con ancora più convinzione.

Grazie a tutti quelli che hanno reso possibile questo evento e, soprattutto, le persone che hanno scelto di esserci.

Ci vediamo al prossimo appuntamento.

© 2025 Vento e Vertigine APS – Via Bolognese 2, Pistoia – Codice Fiscale 90070930475
Associazione di Promozione Sociale – Iscrizione RUNTS Repertorio n. 150251 del 13/03/2025